I forasacchi

Art_forasacchiI forasacchi (o strozzacavalli) sono quelle parti vegetali di graminacee volgarmente dette “spighette”. Sono dappertutto, nei parchi, nei giardini, ai bordi delle strade… A causa loro, una semplice passeggiata sul prato può trasformarsi in pochi secondi in una pessima giornata. Hanno la capacità di penetrare in tutte le parti del corpo: nelle orecchie, nel naso, fra le dita, negli occhi, nel prepuzio, sotto la coda, nelle tonsille, sotto la pelle…

PERCHE’ UN FORASACCO E’ PERICOLOSO?

Il forasacco è un’urgenza veterinaria: è bene far controllare il proprio cane immediatamente, al primo sospetto di questa evenienza, anche se si verifica di notte. Questo perché il forasacco ha la capacità di scavare gallerie all’interno del corpo. Ma se è una pianta, come fa a muoversi? La risposta è nella sua conformazione: esso è rivestito fittamente da piccoli dentelli retrovolti, quasi invisibili ad occhio nudo, ma facilmente percepibili al tatto. Questi dentelli fanno sì che quando un forasacco si insinui nella cute, nel naso o nell’orecchio di un cane, siano gli stessi movimenti del cane a farlo proseguire inesorabilmente in avanti, scavando vere e proprie gallerie e portando con sé gravi infezioni.

NELL’ORECCHIO

Quando un forasacco entra in un orecchio, il primo istinto del cane è quello di scuotere la testa ripetutamente nel tentativo di farlo uscire. Molti cani tengono abbassato l’orecchio colpito. Purtroppo, a causa dei movimenti del cane, il forasacco grazie ai suoi dentelli avanza nel condotto uditivo, provocando otiti molto serie, e può arrivare a perforare del timpano. Attenzione! Non iniziate terapie senza prima esser certi che il timpano non sia stato lesionato: potreste peggiorare la situazione. L’unica cosa da fare è portare il cane dal veterinario per rimuovere il forasacco il prima possibile. L’esplorazione del condotto è molto importante non solo per individuare e togliere il forasacco, ma anche per valutare eventuali danni timpanici e per essere certi di aver asportato tutto il forasacco e di non averlo spezzato. Quindi in cani non collaborativi può essere indicata la sedazione farmacologica. Per quanto possa sembrare strano, è possibile trovare più di un forasacco nel condotto uditivo.

NEL NASO

In questo caso il cane è preda di violenti e ripetuti starnuti che sembrano inarrestabili, in seguito ai quali spesso esce qualche goccia di sangue. Spesso accade che il forasacco cammini lungo il condotto nasale fino all’orofaringe, e che qui venga deglutito, arrivando nello stomaco, senza causare ulteriori problemi. Però può accadere anche che il forasacco non ne voglia sapere di andare avanti o indietro, e che resti nel naso, provocando starnuti, infiammazione, gravi infezioni e rinorragia (sangue dal naso). Infine, il forasacco può anche insinuarsi nell’albero respiratorio e arrivare al polmone. Questa è un’evenienza rarissima (in realtà i forasacchi che arrivano al polmone di solito vengono aspirati dalla bocca) ma in ogni modo, uno di questi corpi vegetali che arrivi al polmone provoca polmoniti gravissime che possono anche mettere a repentaglio la vita del cane. In tal caso l’unico modo per asportare il forasacco è attraverso la broncoscopia o la chirurgia.
Spesso accade che il cane, mentre passeggia nel parco, inizi a starnutire ripetutamente perché ha un forasacco nel naso, e dopo qualche minuto, magari proprio mentre lo state portando dal veterinario, smetta di farlo. Spesso questo evento viene interpretato come una fuoriuscita dello sgradito ospite e quindi una rapida soluzione del problema, ma in realtà non è sempre così. Il forasacco potrebbe semplicemente essersi posizionato in un luogo meno fastidioso della cavità nasali, e quindi sussiste ancora il rischio che possa danneggiarle. La cosa migliore da fare è controllare in ogni caso, e il prima possibile!
Per estrarre un forasacco dal naso è indispensabile l’anestesia generale. L’antiquato metodo del mettere l’acqua nel naso del cane è sconsigliato, perché se non ha successo rende molto più difficoltosa una successiva esplorazione.

FRA LE DITA

A volte i forasacchi si insinuano fra le dita del cane, forano la pelle e scavano una galleria all’interno della zampa. Il cane si lecca ripetutamente la zampa, nei casi più gravi zoppica vistosamente. Le cavità vanno esplorate con una speciale pinzetta per capire quale tragitto abbia scavato il forasacco e per estrarlo completamente, senza lasciare parti all’interno. La manovra può essere fastidiosa o meno a seconda della profondità della galleria e dell’indole del cane; in cani non collaborativi è indicata la sedazione. E’ anche possibile ricorrere all’ecografia per localizzare lo “sgradito ospite”.

NELL’OCCHIO

Il forasacco difficilmente si impianta nel globo oculare: molto più spesso si insinua dietro la terza palpebra. Questa è la sede più comune nei gatti. Il cane o il gatto mostrano intensa lacrimazione da un occhio, possono tenere l’occhio chiuso, e nel giro di uno o due giorni inizia a fuoriuscire pus. In questi casi è bene esplorare bene i fornici congiuntivali, specialmente dietro la terza palpebra. Generalmente è sufficiente l’anestesia locale, ma come al solito alcuni pazienti non collaborativi possono necessitare di una sedazione, anche perché un movimento improvviso dell’animale mentre ha un ferro chirurgico vicino all’occhio potrebbe avere terribili conseguenze. Il forasacco nell’occhio causa sempre una grave congiuntivite e può provocare anche brutte erosioni o ulcere corneali che spesso sono infette e richiedono trattamenti intensivi. Spesso i proprietari sono increduli quando vedono estrarre un corpo vegetale di quelle dimensioni da una sede piccola come quella dell’occhio.

NELLA CUTE

I cani che vivono in giardini incolti o in campagna, e specialmente se a pelo lungo, possono ospitare decine di forasacchi nel pelo, e col tempo questi forasacchi si impiantano nella cute, provocando lesioni che possono organizzarsi in ascessi e richiedere l’incisione chirurgica per essere drenati.

COME POSSO PROTEGGERE IL MIO CANE?

Il miglior consiglio che si possa dare è naturalmente quello di evitare che il cane frequenti zone infestate da queste piante. Esse purtroppo sono davvero molto diffuse e non sempre questo è possibile. Alcuni accorgimenti che riducono il rischio sono tenere il cane al guinzaglio ed evitare che corra in un prato pieno di forasacchi. Una cosa che potete fare, comunque, è quello di spazzolare il pelo del vostro cane al ritorno dalle passeggiate, controllare fra le sue dita e vicino a tutte le zone “nascoste” (ano, vagina, prepuzio, ascelle, inguine…). Al primo sospetto di forasacco è bene portare subito il cane dal veterinario.